RAD
Respighi Ancient Dances
DNA and Orchestra del Baraccano approachOttorino Respighi's Suiteswith the intention of giving new life to tradition, transfiguring it through the contemporary body, which re-welcomes the ancient to feed on it, recognizes its roots and evolves towards the present.
Thus emerges the urgency to restore visibility to the realities that have always existed within each of us, but who have not yet found their place and surfacing time.
ORCHESTRA DEL BARACCANO
direttore Giambattista Giocoli
Gabriele Bellu violino | Filippo Mazzoli flauto
Lorenzo Fantini fagotto | Alice Caradente arpa
Maria Luisa Baldassari clavicembalo
Alexey Manyak fisarmonica
Fabio Codeluppi tromba | Gianluigi Paganelli basso tuba
Compagnia DNA
coreografia Elisa Pagani
danzatori
Francesca Caselli, Michael Incarbone, Massimo Monticelli
Ho cercato fin da subito di fare un’operazione di astrazione, asciugando la drammaturgia del gesto fino all’essenza pura del movimento, per snellire una narrazione già così pervasa di immagini come quella delle Suite.
Per eludere il rischio di rendere la visione ridondante ho deciso di sfruttare il forte contrasto creato tra il linguaggio contemporaneo ed essenziale di DNA e l’aspetto rinascimentale della composizione musicale.
Il processo è stato quello di rendere estremamente musicale il gesto e la costruzione coreografica, in modo che si adagiasse con grande accondiscendenza sulla partitura musicale e il suo riallestimento, senza appesantirlo, ma, al contrario, enfatizzandone la leggerezza e la freschezza.
La coreografia, che doveva essere la prima immagine restituita al pubblico, ha creato il contesto fertile affinché i forti colori del suono potessero esprimere al meglio la caratterizzazione del paesaggio.
Il risultato è stato quello di regalare al pubblico un intreccio di percezioni, create dall’intenso dialogo tra gesto e suono, in grado di tessere una conversazione spigliata, elegante ed intrigante.
I tre danzatori in scena hanno dato vita ad un nodo infinito, che ha innescato un flusso persistente di dinamiche morbide ed effimere.
Elisa Pagani